25/11/14
Quella con Canottieri è una partita che va affrontata, citando Bertoli, (che con la sua “A Muso Duro – mi ha accompagnato in ortomercato questa mattina) – con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.
Sì, perché i trascorsi della passata stagione contro questi avversari raccontano una storia netta: 30 punti presi all’andata e 30 presi al ritorno.
Memori di ciò, e con l’obiettivo di proseguire un cammino, a livello di prestazioni, che non si deve arenare contro la squadra dei Navigli, ci si aspettava che i ragazzi di coach Rosignoli scendessero in campo col coltello fra i denti. Ma così non è stato.
No, loro hanno indossato la mimetica da guerra, segnato la faccia con due strisce nere sugli zigomi, caricato i fucili e, per sicurezza, messo benzina al carro armato: assetto da guerra che neanche Apocalypse Now. E non sto parlando solo dei ragazzi, ma anche degli “ufficiali”, il Colonnello Pucci e il Generale Rosignoli.
Ma nonostante queste belle premesse la partenza è a salve: ci vorranno un paio di schiaffi avversari per far svegliare il team Tummy.
Ci vorrà circa metà quarto per passare in vantaggio, ed al termine di questo, le lunghezze saranno comunque ridotte.
Il break arriverà nel secondo quarto. Nonostante qualche imprecisione di troppo sui blocchi, problema storico di questo gruppo U19, la difesa si dimostrerà essere solida ed efficace, mentre l’attacco sfrutterà non solo l’ordine ed una serata particolarmente favorevole al tiro, ma anche la solita dose di contropiedi, oramai costante in ogni partita.
Gli avversari, sul -13 sembrano ormai in tilt. Boom!
Ma è qui che accade l’impensabile. Quello che si preannunciava un finale tranquillo si rivela essere invece non adatto ai deboli di cuore (lo stesso autore di questo articolo se l’è vista abbastanza grigia).
Vuoi perché Canottieri, alzando il ritmo riesce a segnare qualche canestro in più rispetto alla prima frazione di gioco, vuoi perché Tumminelli soffre particolarmente una zona 3-2 molto dedita al pressing e nel giro di 16 minuti il risultato è ribaltato: +3 per gli ospiti.
Il PalaZaccaria è una bolgia, l’ennesimo finale al cardiopalma.
I ribaltamenti di fronte sono costanti, Tumminelli riesce a rientrare grazie ad una serie di ottimi attacchi alla difesa schierata, Canottieri rimane viva per merito dei liberi e di tiri presi da distanze siderali.
Il risultato non è per niente scontato.
Ultimi secondi, il tempo sembra non passare mai.
Sul +2 dalla lunetta arriva il 2 su 2 che potrebbe essere decisivo.
E così sarà.
Risultato finale 72-68.
Sulla sirena i padroni di casa si lasciano andare ad una esultanza liberatoria, allenatori compresi.
La vendetta sportiva è consumata.
Una vittoria figlia non solo di una prestazione a ritmi altissimi per tutta la sua durata, ma anche di una gestione matura del match nelle fasi più critiche.
Tutto ciò sarà visibile nel video del match, che sarà caricato non appena avrò l’occasione di riappacificarmi con la tecnologia.
Intanto continua la striscia positiva di Tumminelli, in una delle gare più delicate dell’anno.
Un tour de force non indifferente è in arrivo, fra Fip e Uisp.
E sarà affrontato sempre “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.
E.M.