Quando questa squadra imparerà che le partite durano 40 minuti e si giocano su due metà campo, ci toglieremo grosse soddisfazioni. Al momento, siamo ben lontani dal fissarci in testa queste due verità. Per fortuna, ancora una volta, ce la siamo cavata.
Articolo di A. Ranieri
Risveglio mattiniero (palla a due ore 9:30) per la sfida, la prima di tre consecutive fra le mura amiche dello Zaccaria, contro Schuster, reduce da una debordante vittoria (42-72) a Cinisello. E, tanto per cambiare, gli ospiti cominciano molto bene, mentre noi sbagliamo facili conclusioni in attacco, giochiamo spesso in solitaria e siamo assenti in fase difensiva. Il 2-11 iniziale costringe coach Alberti al primo timeout. L’ingresso di Oliveri porta quantomeno un po’ di brio al nostro attacco e ci permette di rimettere a posto la situazione del punteggio (17-16 dopo dieci minuti).
Il nostro gioco rimane comunque poco fluido, basandosi quasi esclusivamente sulle iniziative individuali. Cresce leggermente la difesa, comunque ancora abbastanza passiva, e le giocate del trio Oliveri-Humilde-Salciarini scavano un primo solco, figlio anche delle cattive percentuali degli avversari. All’intervallo conduciamo 36-30, ma siamo ben lontani dalla prestazione sperata.
Per fortuna anche questa volta troviamo il momento dell’accelerata. La difesa si fa più aggressiva sulla palla e attenta sulle linee di passaggio, guidata anche dall’energia profusa da coach Alberti davanti alla panca. I tanti palloni recuperati mettono in partita Manalo, che guida, insieme a Humilde e Oliveri, un allungo decisivo. In uscita dalla panchina troviamo tanta energia pure da Polito e Tomasoni, autori di buone giocate soprattutto in fase difensiva. Il nostro momento buono frutta il 66-44 della penultima sirena. Il periodo finale non porta particolari pericoli di rientro, anche se ci addormentiamo un po’ in attacco, permettendo a Schuster di contenere il passivo.
Tumminelli-Schuster 74-55
Siamo onesti: per competere ad alti livelli ci vuole una costanza, offensiva e difensiva, ben diversa nell’arco del match. Per ora i nostri “momenti buoni” ci hanno quasi sempre salvato, ma la ripassata presa a Merate dovrebbe sempre rimanere come esempio. Ora testa alla partita casalinga contro Seregno, fin qui mai vincente e proprio per questo pericolosissima. D’altronde mai dimenticare che in cauda venenum.
Tabellini: Akueson, Lunghi 4, Polito, Don, Tomasoni 6, Manalo 12, Zanone 4, Lo Verde, Meda 4, Oliveri 20, Salciarini 10, Humilde 14