Dunque… dove eravamo rimasti?
Parafrasando il grande Enzo Tortora, rieccomi qui, a seguito di imprevisti impegni extracestistici e non. Esattamente ad un giro di orologio dall’ultima volta racconterò qui un mega riepilogo di quella che è stato sinora il campionato Gold della squadra U19 Tumminelli.
Ci eravamo lasciato dopo una cocente sconfitta interna post-carnevale contro Settimo per 65-69. La partita di ritorno, come detto, sarà il capitolo finale di questo breve, e spero entusiasmante racconto.
Ma procediamo con ordine:
– TUMMINELLI – SOUL BASKET 45-71
Il girone di ritorno comincia come era cominciato quello di andata, contro quel Soul Basket che incontriamo per la terza volta in stagione. Di questi tre scontri, quello in esame è sicuramente la sconfitta più cocente. Le numerose misure tattiche, principalmente difensive, messe in atto dagli avversari sono paragonabili ad una sceneggiatura di un film di Tarantino. La reazione dei padroni di casa non risulterà mai essere all’altezza, e la facilità con cui gli avversari vedono il canestro è il colpo di spada di Hanzo con cui Beatrix Kiddo/Soul finisce Tumminelli.
– TUMMINELLI – LEGNANO KNIGHTS 67 – 55
Anche questo incontro si svolge fra le mura amiche del Palazaccaria, e così come all’andata, i ragazzi di coach Rosignoli portano a casa una vittoria. Il risultato non è eclatante quanto quello, ma la gara è comunque giocata bene e su alti ritmi e fisicità. Riusciamo a trovare il canestro e a capitalizzare azioni ordinate con una discreta frequenza, e Legnano non riesce mai ad adottare contromisure efficaci. 2 punti in più che male non fanno, anzi, dopo Soul sono una vera e propria boccata d’aria fresca.
– TUMMINELLI – BASKET ROZZANO 75 – 41
La striscia positiva sul campo casalingo continua. Quella che va in scena sotto gli occhi di San Patrizio, patrono dell’irlanda, è una delle migliori prestazioni della squadra Under 19 in tutto il cammino Gold. Sin dalla partenza si intuisce subito quale sarebbe stata la falsariga del match: Rozzano è schiantato da una serie di palloni recuperati e canestri segnati ad una velocità fuori dai soliti canoni a cui questa squadra ci ha abituato. Un ritmo così forsennato è difficile da mantenere per tutti i 40 minuti, ma nonostante questo gli ospiti non rappresenteranno mai una vera minaccia per Tumminelli. E senza ombra di dubbio, la birra per onorare il Santo sopra citato, a fine partita aveva sicuramente un gusto molto più piacevole.
– OLTREBASKET BRONI – TUMMINELLI 59-44
L’Ottimo stato di forma del team perdura anche lontano non solo dalla palestra di casa, ma anche dalla “grigia” Milano, arrivando a raggiungere Broni. Dalla birra di San Patrizio al vino delle cantine sociali però c’è un abisso: nonostante una prestazione di altissima qualità sotto tutti i punti di vista (particolare merito vorrei però darlo alla difesa), se i bronesi sono la seconda forza del campionato un motivo ci sarà. Ma la sconfitta, come è giusto che sia, non viene presa in maniera negativa, sia alla luce di ciò che si è visto in campo, sia all’attuale stato di classifica che, inaspettatamente, non ci vede così distante dalle zone nobili (derby di spareggio all’orizzonte??).
– CARROCCIO LEGNANO – TUMMINELLI 65 – 61
Dopo i passi avanti evidenti visti nelle ultime tre giornate, un tonfo sonoro, con un eco davvero importante. Andiamo a scoprire perchè.
A boccia ferma, la classifica ci sorride come la Gioconda, bella ed enigmatica al tempo stesso. Una vittoria potrebbe sancire il nostro approdo al livello successivo. E visto il precedente di andata, la Mission è tutt’altro che Impossible. E un primo quarto dominato dai nostri ragazzi sembra stendere un tappeto rosso verso una vittoria sicura. Ma se alla Gioconda preferisci l’urlo di Munch il risultato può essere uno solo: il peggior ultimo quarto che una partita di basket potrebbe offrire è servito. Tutti gli errori che la squadra Under 19 poteva commettere, sia in attacco che in difesa, sono stato commessi. Ovviamente Legnano è stata ben felice di accettare questi inaspettati doni e, nonostante un grande inizio, i due preziosi punti-vittoria salgono sul Carroccio. Dai sogni di gloria alla dura realtà il passo è stato breve e non poco doloroso; le ferite da curare bruceranno, ma toccherà farle guarire in fretta, perchè solo le ultime due gare ci potranno dire davvero chi siamo. E gli avversari saranno tutt’altro che teneri.
– TUMMINELLI – CORBETTA 74 – 58
La gara di andata fu una beffa degna di Amici Miei di Monicelli: ad impersonare il Necchi, il Melandri, il Perozzi, il Sassaroli, e il Mascetti, furono i giocatori di Corbetta. Per le vittime si ebbe la strordinaria interpretazione della Tumminelli, in grado di perdere ai supplementari una partita molto ben giocata grazie ad uno scellerato gioco da quattro punti concesso a pochi secondi dal fischio finale. Per i ragazzi di Coach Rosignoli potrebbe essere il momento del contro-scherzo, della dolce vendetta. Un momento, alla luce del match contro Legnano più teso della corda di uno Stradivari. E si percepisce chiaramente sin dal riscaldamento iniziale. Ma non è un’atmosfera “puzzolente”, da cacca nelle mutande insomma, è sana, concentrata, e mirata all’obiettivo finale. Perchè tutti sanno che se, come individui e come squadra, ognuno farà cio che di positivo ha fatto vedere durante l’anno, non ci sarà storia per Corbetta. Ed è da questo “status menti” che scaturirà la bellissima prestazione dell’Under 19. L’attenzione in fase difensiva e il giusto livello di cinismo in fase offensiva terranno sempre a distanza gli avversari di Corbetta, e saranno gli ingredienti per questa importantissima vittoria. Supercazzola prematurata come se fosse antani. Ci si giocherà tutto sul campo di Settimo: servirà una vittoria di almeno 5 punti per sperare.
– SETTIMO MILANESE – TUMMINELLI (risultato a fine articolo… sennò dov’è la suspance???)
Nell’articolo relativo alla gara di andata citai en passant la tripla allo scadere, che fissò il risultato sul +4 invece che sul +7. Mai avrei pensato che quei tre punti potessero pesare così tanto. Perchè nel basket vincere di 5 o vincere di 8 non è facile come scriverne al riguardo.
Memori di questo, indossiamo l’armatura: come Aragorn e compari, si va a caccia di orchi. Orchi che nel primo quarto ci suonano come un tamburo. Ma peculiarità dello strumento in questione è che, benchè percossa, la pelle di cui è fatto non si rompe. E così siamo noi, ad ogni colpo, rispondiamo con un suono deciso. E rimaniamo lì. Il secondo quarto è ancora più divertente e combattuto del primo. Settimo con interpreti nervosissimi in campo ma lucidi sotto canestro (soprattutto ai liberi, percentuali monstre). Noi tutto il contrario: aplombe inglese ma tragici in fase realizzativa. Eppure, nonostante tutto a metà tempo siamo sopra di 2 (potevano essere 6, ma coi “se” non si scrive la storia).
Il secondo tempo non è per cuori deboli. Settimo, rimonta, prende fiducia, passa e sembra affossare Tumminelli. Il punto più basso è un -9. Ma c’è un motivo se amiamo questo sport: 4 su 4 da tre e cucù, rieccoci qui. Ma non basta. Servono 5 punti di vantaggio.
a 2minuti dalla fine Settimo conduce di tre. Calma, ordine, grinta difensiva, e perchè no, un po’ di culo (in certe partite serve anche quello) portano il risultato sul +4 tumminelli a 27 secondi dalla fine. Non bastano. Possesso ospiti, fallo, lunetta: 1su2. +5. i secondi (o gli anni? impossibile da capire in quel momento)diventano 10
Altro fallo subito dagli ospiti, altro 50% in lunetta: +6
Gli ultimi possessi sono concitatissimi, la difesa dei ragazzi di coach Rosignoli sembra essere impenetrabile. Ma a 7 secondi dal termine l’impossibile: un giocatore di settimo è libero, penetra in terzo tempo. Tutto sembra fermarsi per vedere dove finirà quel pallone. Il suono della palla che si infrange sul ferro sembra quasi riecheggiare a 150 decibel. Ma il suono più bello è quello della sirena:
Tumminelli batte Settimo 52-58
Under 19 Tumminelli, il tuo lo hai fatto, e anche egregiamente. Sei andata oltre ogni più rosea previsione. Perchè, sincerità per sincerità, secondo chi scrive difficilmente ci sarebbe stato qualcuno a settembre pronto a scommettere qualcosa su un risultato simile. Anche se il turno ancora non è stato passato, perchè il tuo destino non dipende più da te.
Siamo riusciti a scrivere una storia incredibile. Una storia che, sebbene mai con la dovuta continuità, spero di essere stato in grado di raccontare al meglio. E soprattutto, che spero preveda un’altro capitolo!
E.M.