Ieri, giovedì, sono entrata in modo nascosto, quasi con timore, nella tenso-struttura del Crespi. Si stava svolgendo un allenamento unico nel suo genere.
Si stavano allenando i nostri ragazzi diversamente abili.
Spinta dalla voglia di capire fino in fondo quali fossero le peculiarità di questo corso ho deciso di prendere qualche appunto, scritto a penna, su un foglio, e che ora vi riporto.
Articolo di Lucia Manzini
I ragazzi si accorgono subito della mia presenza ma non sembrano affatto in difficoltà perchè vengono a salutarmi stringendomi la mano.
Con mio incredibile stupore, sotto la guida attenta di Piero, Graziella, Ferdinando e del loro educatore, li vedo palleggiare, da fermi e correndo, usando sia la mano destra sia la sinistra. Svolgono giochi di passaggio palla, tirano a canestro, segnano e chiedono “batti il 5″ come attestato di bravura . Uno di loro è in grado di palleggiare, camminando, senza guardare la palla.
Alcuni mi parlano e mi dicono “Vedi come sono bravo ?”.
La nostra atleta, unica signorina del corso, al termine della lezione, così come tutte le ragazze al termine degli allenamenti, desidera essere pettinata e rinfrescata, per uscire dalla palestra in perfetto ordine.
Tutti, prima del rientro a casa, sono in grado di rivestirsi, allacciarsi le scarpe e piegare le magliette da allenamento prima di riporle negli zaini.
Il loro educatore mi dice, parole sue, non invento nulla: “Questa è la palestra dei miracoli, qui i ragazzi fanno cose che in nessun altro luogo riuscirebbero a compiere”.
Ecco, questa frase è il riassunto migliore di un altro anno trascorso con tutti loro.
Lucia Manzini.
Grazie Lucia per averci trasmesso questa bellissima esperienza che solo questi splendidi bambini sanno regalarci!