Domenica 10/01/‘16
Girone bronze
Parziali: 8-11; 9–11; 10—15; 12–10
Il 2016 non è iniziato bene per i nostri giovani atleti nel campionato di classificazione. Saranno stati i resti dei panettoni di Natale ancora da smaltire, o l’ostilità di quei tabelloni e di quei canestri in quella palestra fredda e a noi non familiare per una partita casalinga.
Articolo di Giandomenico Ongaro
Sarà stata l’assenza di coach Paolo (si sa, quando non c’è il gatto, oltre ai topi anche i Blu Devils ballano e perdono la necessaria concentrazione) o quella della vice, impegnata ad arbitrare la partita; sarà stato il coach honoris causa addolcito da una splendida felpa con tanto di nome e numero di tante battaglie, dono dei ragazzi stessi che avrebbe dovuto rimbrottare e galvanizzare.
Sarà stata la giornata umida e piovigginosa e la bruma della periferia della bassa milanese che invita a starsene al calduccio in casa a giocare una partita al computer piuttosto che andare mettersi in mutande per giocare una vera partita di basket: fatto sta che le teste erano altrove ed il riscaldamento ha dato a desiderare, che abbiamo preso gli avversari sottogamba, e che poi le gambe erano molli in difesa, che non ci muovevamo in attacco, che abbiamo perso un mucchio di rimbalzi e di palloni e quando li recuperavamo loro proprio non entravano, ma non perché loro non volessero o potessero entrare, ma perché noi o tiravamo mattonate o tiravamo mattonate : ragazzi, ma a cosa servono gli allenamenti settimanali di tiro, se poi in partita ci dimentichiamo come si tira per mettere dentro il pallone ??
Nonostante tutto avremmo potuto e dovuto vincere : I Longobardos ( bello questo nome che evoca la nostra storia ! ) hanno una buona individualità (33) che ha fatto la differenza tutte le volte che era in campo, e per il resto ci equivalevano. Salvo che nel terzo quarto, quando il suddetto si è bevuto tutti quelli che gli avevamo messo alle costole, ed ha portato il nostro svantaggio fino a -15, i parziali sono stati equilibrati. Un rush finale di adrenalina con i nostri piccoletti in campo finalmente con le unghie e coi denti, ci ha riportati al -8 finale.
Peccato per tutti quei tiri 1×0 sbagliati e per quei 47 subiti : segnarne solo la metà e beccarne qualcuno in meno, avrebbe fatto la differenza tra vittoria e sconfitta.
Ad Majora