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Tumminelli – Carugate: 67-54

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Hanno voluto vincerla.

Una partita cominciata in maniera difficile, con le assenze di Nik, Gio, Diego e Andrea – che con le stampelle ha voluto essere vicino ai suoi compagni e che vogliamo rivedere al più presto in campo – ovvero quattro esterni, che restringevano molto i cambi per il nostro back court.

I nostri ragazzi faticano ad entrare in partita, con Matteo Villa che ha problemi di stomaco e non è al massimo.

Articolo di Carlo Bottelli

Evan segna subito da tre ma di fronte abbiamo una squadra fisica, che rientra in difesa, attacca in maniera ordinata, fa girare bene la palla e segna. Chiudiamo il primo quarto sotto di otto punti, 11-19.

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A metà del secondo periodo scivoliamo fino a -13, poi recuperiamo, vinciamo il parziale per 16-15 e all’intervallo siamo sotto di sette punti.

Nella ripresa Marco getta tutto il suo cuore nella gara, segna tre canestri impossibili, difende come una roccia, strappa rimbalzi, apre il contropiede e cambia la gara. Evan mette altre due bombe e, anche se stremato, dà tutto e in chiusura della terza frazione raggiungiamo finalmente la parità a quota 43.

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Abbiamo recuperato da -13 ed ora ci giochiamo tutto negli ultimi dieci minuti.

Serriamo ancor di più le maglie della difesa, andiamo ripetutamente in contropiede e quando due tiri da tre consecutivi di Matteo Conte si infilano nella retina capiamo di avere la partita in pugno.

Da quel momento i nostri avversari non riescono più ad attaccare, quando penetrano trovano Greg che stoppa anche i moscerini e, con un parziale di 24-11 (con loro che segnano una bomba allo scadere, altrimenti sarebbe stato di 24-8) i nostri ragazzi conquistano la terza vittoria consecutiva.

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In sede di commento la prima cosa da dire è che è stata una partita molto emozionante. Vedere le difficoltà iniziali e come i giocatori siano riusciti a ribaltare completamente la situazione evidenzia una volta di più quanto diano sempre tutto, con una strenua volontà di vittoria.

Cinque di loro sono andati in doppia cifra, a dimostrazione dell’equilibrio nella distribuzione dei tiri e delle buone percentuali.

Abbiamo battuto il loro pressing con lanci lunghi che lo superavano, stroncandolo sul nascere e quando nel finale quattro bellissimi passaggi in velocità hanno liberato il tiratore si è vista la più bella azione dell’anno.

La vittoria è nata in difesa e nei tanti contropiede che abbiamo sviluppato.

Analizzando le prove individuali Evan, accortosi delle difficoltà di Matteo Villa – che ha fatto il leader anche dalla panchina, oltre che come sempre in campo – ha dato cuore, anima e polmoni anche per il suo compagno. Greg ha segnato canestri, preso rimbalzi importanti e le stoppate date nel finale hanno impedito la rimonta avversaria.

Marco, che ha finalmente potuto giocare non condizionato dai falli, ha dato la svolta alla partita con canestri pazzeschi e con enorme energia difensiva, a rimbalzo e aprendo i contropiede. Rohit – oggi per la prima volta in quintetto base – ha preso cinque rimbalzi, fatto ottimi tagliafuori e non ha sbagliato nulla. Loy è stato grandissimo, mettendo tutta la sua forza, lottando come un leone, gettandosi per terra a recuperare palloni e quando gli avversari grossi e pesanti hanno voluto metterla sul piano fisico ha retto l’urto in maniera fantastica. Kim ha disputato un’altra gara straordinaria, fatta di rimbalzi, difesa e canestri decisivi. Matteo Chiesa ha provato la sua specialità, il tiro da oltre l’arco dei tre punti, ma un giocatore oggi ha disputato la sua miglior gara: Matteo Conte. Ha segnato, passato benissimo, difeso e messo le due bombe decisive, quelle che hanno sugellato l’incontro.

“Questo è il capitano che vogliamo!”, gli ho detto.

“Ci ho creduto, volevo che quei tiri entrassero”, mi ha risposto lui orgoglioso.

La crescita, individuale e di squadra, mentale prima ancora che tecnica, è ciò che ci ha consentito di cambiare completamente il nostro gioco e di vincere le ultime tre partite.

E il bello è che non abbiamo ancora cominciato a giocare davvero.

Eravamo in nove, sembrava fossimo in diciotto.

Hanno voluto vincerla.

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