Parziali: 6 – 4 ; 10 – 10 ; 4 – 15 ; 1 – 20 ;
Non à molto motivante sapere e poi vedere, dalla taglia, di dover giocare contro una squadra composta in stragrande maggioranza da bambini di 9, 10, e 11 anni, con due soli esordienti dodicenni ed un fuori quota tredicenne: il pericolo è che si entri in campo con un misto di sufficienza e di senso di superiorità fisica e quasi timore reverenziale.
Articolo di Giandomenico Ongaro
La sorpresa è stata che quelli erano 11 piccoli diavoli scatenati in difesa con il fuori quota di cui sopra che correva per il campo, in attacco e in difesa , ad una velocità degna di un giovane centometrista, e che per nostra fortuna si è dimostrato non ugualmente bravo nei tiri in corsa da sotto , ‘chè altrimenti ci avrebbe fatto danni ben peggiori, dato che nessuno dei nostri riusciva a contenerlo.
Coś nel primo tempo abbiamo dovuto restare aggrappati al risultato con le unghie e coi denti, perché non riuscivamo ad imporre la nostra superiorità fisica a causa della debolezza della nostra difesa e della nostre carenze in fase offensiva dove privilegiamo le azioni individuali ( troppi palleggi , lenti ed uno contro tutti, troppe palle perse,passaggi molli e poco movimento, troppi tiri cattivi, cioè tiri non buoni e quindi sbagliati ), alle azioni corali, difesa con fondo schiena sempre basso , con aiuti e attacchi in dai e vai, come predicato ormai da mesi nei nostri allenamenti.
Poi, strette un po’ le maglie della difesa e ricordato che il basket è un gioco di contatto e che se il gioco si fa sporco bisogna sporcarsi le mani, e quindi giocando con più aggressività e velocità di palla , abbiamo portato a casa un buon risultato anche se con poca gloria.
Come sempre, ad maiora