MELEGNANO -TUMMINELLI: 12 – 68 (4 – 12; 0 – 6; 0 – 20; 8 – 30;)
Una vera e propria partita non c’ è stata, troppa la differenza fisica, nonostante noi schierassimo ben 3 Aquilotti 2006 oltre ai due fuori-quota 2004, concessi dal regolamento UISP.
Abbiamo fatto un buon allenamento, un buon ripasso delle tante cose provate e ormai riprovate nella nostra denigrata e mai abbastanza rinnovata tenso-struttura che ospita le nostre serate al Crespi ormai da 5 mesi.
Articolo di Giandomenico Ongaro
I nostri ragazzi si sono impegnati, tutti direi, con determinazione, ad eseguire lo schema base di “dai e vai”, a volte rinunciando perfino a tiri facili per riportare la palla sul perimetro e ricominciare da capo, con il risultato di portarci un mucchio di volte soli sotto il canestro, e non importa se poi troppe volte i tiri sono stati un po’ maldestri ed imprecisi.
Si sono viste sequenze di numerosi passaggi contro la difesa schierata , e buoni contropiede con la palla che correva avanti verso i compagni smarcati, si sono visti rimbalzi ed aperture e parecchie buone soluzioni in 1 x 1.
E finalmente si è vista fin dalle prime battute, tanta buona difesa individuale e tanto aiuto ai compagni in difficoltà. Evidentemente cominciano a fare effetto le prediche continue in spogliatoio sull’importanza di difendere il proprio canestro, d’impedire all’avversario di fare il proprio gioco, e di recuperare tanti palloni, come base per impostare il proprio attacco, per permetterci di fare canestri facili e soprattutto per vincere le partite.
Si è vero, la consistenza dell’avversario odierno – al quale peraltro rendiamo il dovuto riconoscimento per non avere mai mollato e di avere sempre provato fino alla fine, nonostante la manifesta inferiorità – ci ha permesso di provare e di fare più o meno tutto con una certa facilità, e c’ è da augurarsi che le prossime partite ci permettano di mettere alla prova quanto di buono abbiamo visto oggi, soprattutto contro difese più ostiche, verso le quali non possiamo permetterci di tirare senza convinzione, di segnare e di muoverci sempre alla stessa velocità compassata. Se ci si muove sul perimetro per smarcarsi o si va in contropiede, bisogna saper accelerare, saper cambiare passo: questo è il mio suggerimento ai coach per le prossime sedute in palestra.
Coraggio ragazzi , c’ è sempre tanto da imparare e tanto lavoro da fare per migliorarsi, basta metterci la testa e la voglia.
Ad majora