La giornata è stata caratterizzata da un evento sconvolgente: la pioggia.
Dopo una mattinata di fattivi e proficui allenamenti, nel pomeriggio sono cadute alcune decine di gocce d’acqua – pulita, non acida – che hanno avuto l’effetto sui nostri Atleti di una piaga biblica, ma che cavallette d’Egitto (vale come reminiscenza storica e come esclamazione). Fuggi fuggi generale alla ricerca di un rifugio, mentre sul campo da calcio (110per65 metri!) i pari età sgambettavano non solo incuranti ma anzi felici per il rinfrescante intervento dall’Alto.
di Walter Marcolin
Tutti nella palestra grande ad allenarsi, quindi? Magari! Entrandovi nel pomeriggio il Capo ha avuto una visione raggelante: il campo era completamente ricoperto da una spanna d’acqua. Grazie ad una brillante intuizione dei coach che avevano utilizzato la struttura al mattino: trovando il pavimento sporco, hanno avuto la luminosa idea di farlo lavare dai ragazzi (!!!). Logica conclusione: il campo appariva come una via di mezzo tra il teatro ferragostiano dei giochi d’acqua e una piscina per bambini.
La battuta di Lorenzo: “Tranquilli, ho il patentino di salvataggio come bagnino” non è stata particolarmente apprezzata da AdA.
La problematica è stata poi risolta dirottando i gruppi verso le meno faticose e più divertenti attività di Tubbies e istruzione stradale.
Nel tardo pomeriggio AdA ha lasciato temporaneamente la compagnia per scendere a valle dove lo attendeva Gara 2 di Finale con la Promozione.
Massacrato per tutto il viaggio dai suggerimenti e dalle indicazioni tecniche del suo accompagnatore, è arrivato in una Città immersa nell’acqua, con Umidità Relativa del 100% (si sono visti pesci uscire dalla martesana per fare 4 passi).
Ciononostante, con le forze residue ha guidato la squadra ad una gratificante vittoria, premio per lui e per tutti per le energie profuse nella stagione. Verdetto rinviato pertanto a Domenica prossima, ore 19,30 a Stradella, dove ci aspettiamo un esodo di massa del popolo tumminellico a sostegno dei nostri – sudati – eroi.
Col coach che potrà avvantaggiarsi dei consigli che Scermi gli avrà sicuramente profuso per 120’ durante il tragitto di ritorno al camp. Certo che 4 ore così, nel giro di un pomeriggio, abbatterebbero anche un toro…