01/12/2014
La prima gara del mese di dicembre è un inaspettato scontro al vertice. Inaspettato visto il percorso compiuto da questi ragazzi, che a settembre sembrava insperabile.
Ed invece eccoci qui, a combattere contro la prima della classe, gli imbattuti del girone.
Non è certo il momento migliore per i nostri, che, come scritto nel precedente articolo, si apprestano a giocare un elevato numero di gare in pochi giorni. Per questo le sensazioni nel pre-partita non sono certo assimilabili a quelle di una passeggiata nel parco, ma più a quelle di 12 ragazzini buttati a combattere nel Colosseo contro altrettanti leoni.
L’inizio rispecchierà appieno tutto questo, con una partenza solida da parte di Soul Basket, e noi ancora a cercare di capire da che parte è l’ingresso del campo. E così sarà per tutto il primo quarto.
Dal secondo, invece, ecco che, chiari come il sole, iniziano a mostrarsi sotto gli occhi di allenatori e pubblico, i frutti di mesi di allenamento: la difesa cambia completamente passo, e Tumminelli riesce a contenere l’onda d’urto della capolista, che si troverà ad affidarsi, purtroppo per noi con notevoli risultati, ai tiri liberi.
Ma la prestazione offensiva rimane per noi alquanto sottotono, sia perché non ne entra una neanche a pregare, sia perché la difesa Soul si dimostra efficace quanto la nostra. Il logico epilogo di metà tempo è un punteggio molto basso (28-13).
E’ però il terzo quarto a regalare le emozioni più belle del match. E’ qui, infatti, che dal 5′ in poi un break difensivo dei piccoli grandi ospiti porta il risultato su un sin lì incredibile -10.
Purtroppo però, emulando in tutto e per tutto il protagonista del film, “Un mercoledì da leoni”, che si butta a testa alta a cavalcare la gigantesca onda perfetta, il quintetto di coach Rosignoli, dopo essersi eroicamente riportato in partita, deve subire il fragoroso infrangersi dell’onda, che li lascerà inermi sulla spiaggia. Infatti, una serie di accurati cambi effettuati dall’allenatore casalingo e un superbo cambio di ritmo del quintetto avversario, riporteranno il distacco a 20 punti, che saranno 18 grazie ad un tiro allo scadere. Soul Basket batte Tumminelli 54-36.
Rimanendo all’interno della precedente metafora cinematografica, come dodici Matt Johnson, anche se schiantati sulla sabbia dura e fredda, l’Under 19 Tumminelli si è guadagnata l’ammirazione dei propri allenatori, essendo riuscita a contenere la squadra avversaria (che viaggia in campionato a medie realizzative altissime) a soli 54 punti (una media di 13.5 a quarto).
A dimostrazione di un ottimo lavoro difensivo per quasi tutti i quaranta minuti della gara. Certo, il rammarico per quello che poteva essere se qualche pallone in più fosse entrato, se in alcuni momenti la manovra offensiva fosse stata più calma, paziente ed ordinata, rimane. Ma questo a riprova che i nostri margini di miglioramento sono ancora molto ampi.
Sarà per la prossima onda.
E.M.