I nostri avversari, galvanizzati dalla loro recente prima vittoria, cominciano la gara a viso aperto, mentre noi abbiamo difficoltà ad entrare in partita. Perdiamo banalmente alcuni palloni e in attacco facciamo fatica.
I miei ragazzi disputano la miglior gara della stagione tenendo testa alla imbattuta capolista.
Fin dall’inizio loro si trovano di fronte la nostra difesa che è un muro invalicabile. A metà del primo quarto il punteggio è sul 2-2, il coach avversario chiama minuto per cercare di scardinarla e in parte ci riesce.
Peccato. Giochiamo una brutta gara, contratti fin dall’inizio, dove gettiamo al vento tanti palloni.
La nostra difesa è strenua, fa sbagliare agli avversari i primi cinque tiri ma poi, alla ricerca del contropiede, sbagliamo i passaggi. La colpa è solo mia, in quanto nel piano partita avevo detto ai miei ragazzi di volare e far correre la palla, invece che di condurre un contropiede palleggiato.
Seconda Vittoria in due giorni e scriverlo è molto più facile che farlo.
Giocare due partite in 24 ore non è solo un notevole sforzo fisico, lo è soprattutto a livello mentale. E VINCERE due gare in così poco tempo comporta uno stress incredibile.
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