Il Torneo Soul Basket, in realtà, era cominciato già a inizio maggio, sviluppandosi in un lungo girone da cinque partite, per poi arrivare al decisivo atto finale.
Articolo di A. Ranieri
Il livello non sarà quello ammirato al S. Carlo, ma giocare insieme non può che essere utile per creare la giusta amalgama. La prima partita, in casa contro Malaspina, prosegue le buone sensazioni di Cesenatico sulle alte potenzialità offensive di questo gruppo. Rimane però l’amaro in bocca di una difesa troppo reticente, pur in una larga vittoria per 81-32.
La tendenza alla pigrizia difensiva rischia di farci pagare contro Settimo, squadra da girone Gold, nella seconda giornata. L’ottimo inizio (12-2) non ha seguito e la nostra non difesa ci porta fino al -12 nel quarto finale. Qui, complici forse anche i problemi di falli, iniziamo a muovere i piedi anziché le mani e portiamo a casa una dura rimonta, completata dalla volata in contropiede di Humilde (59-58).
Più agevole la partita successiva contro Canottieri, vinta per 60-36, con qualche spunto corale in più rispetto alle precedenti uscite. Una tendenza che prosegue nel largo exploit in casa degli organizzatori di Soul Basket (41-70), che ci consegna la matematica qualificazione alla finale per il primo posto. L’ultima partita a Buccinasco “soffre” della contemporaneità con la finale al S. Carlo, ma permette a chi ha avuto meno spazio di mettersi in mostra. Pur con meno talento, i ragazzi mettono in campo grande energia in difesa, un esempio per i loro compagni più avanti, pur nel contesto di una sconfitta (46-31).
La finale ci rimette davanti Settimo. L’inizio, anche in questa occasione, è molto forte, ma gli avversari sono bravi a rigirare la situazione con la pressione a tutto campo. Si prosegue sul filo dell’equilibrio fino a metà secondo quarto, quando, alzando un attimo la pressione difensiva, otteniamo un prezioso vantaggio (43-34). Al rientro dagli spogliatoi siamo bravi ad allungare e a gestire, anche con qualche rischio di troppo, fino alla fine. Finisce 67-59. Arriva il secondo “trofeo” in tre giorni per il nuovo gruppo 2006.
La sensazione di un gruppo che avrà molto da dire negli anni a venire c’è. Ma è altrettanto forte quella che sia tanto il lavoro da fare, per limare individualismi e creare una seria mentalità difensiva. Se questo ci riuscirà, il talento non manca. Circondato da energia e voglia di “sbattersi” potrebbe farci divertire. Ora attendiamo la prossima stagione, godendoci i prestigiosi successi e prendendoli come spinta a lavorare col giusto spirito la prossima stagione.