eso lambrate

Gli Eso Lambrate vincono ma non convincono

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Tre vittorie e una sconfitta nelle prime due giornate di campionato 2020, ma passi indietro nel gioco.

di G.Ongaro

I nostri giovani Diavoli – Blu non dal fiume Lambro che scorre placido e “brown” e a volte ancora maleodorante tra le case, gli shopping center ed anche qualche albero dove prima sorgevano orgogliose le fabbriche della lambretta i cui resti ci guardano spettrali tra le sterpaglie sotto la tangenziale, al di là della ferrovia – passano al Pala LeoneXIII di via Rosetti (21-37), al poco Pala della Palestra della Scuola Steineriana di Via Pini (anche il riscaldamento hanno eliminato…) che ospita generosamente molte delle nostre partite casalinghe, questa volta contro Mojazza, e al PalaMurat di via Villani (33-41). Dura sconfitta invece al Pala Schuster, che sorge sul suddetto fiume ai margini del bel parco che ne porta il nome (32-14).

Bene direte voi, non male 3 vittorie su 4 gare, con tutte le considerazioni del caso che abbiamo illustrato nelle precedenti cronache del basket giovanile, non fosse che vincere non basta o non è tutto.

Nelle due partite di domenica i coach pensano di aver visto il peggio finora registrato nella nostra ormai povera memoria, sul piano della concentrazione e del gioco.

Sembrava venissero tutti, o da un pranzo luculliano o da un sonnellino ristoratore, profondo e prolungato, e che le partite fossero una inattesa e fastidiosa interruzione ai loro diversi programmi per la giornata. I richiami nei time-out, inutili, hanno solo aumentato la confusione mentale.

Salviamo la fase difensiva, in fondo abbiamo concesso agli avversari mediamente meno di otto punti per quarto, ma in attacco? che disastro! Passi indietro come se i tre mesi di lavoro non ci siano mai stati, ritorno al minibasket con tutti a rincorrere il pallone ed ad affollare l’area e lasciamo perdere il tiro, gli infiniti “airball” con i tabelloni ed i canestri, che amano essere usati, che restano a guardare tutti quegli errori di impostazione e di opportunità…ma sono solo ragazzi, ci vuole tanta pazienza e cresceranno.

Ad maiora!

 

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