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L’intervista a Roby Sartorio: pronti per il via della D!

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Ci siamo!

Mancano pochi giorni all’avvio del campionato di Serie D che vedrà la nostra squadra senior protagonista del Girone E e al debutto domenica 6 ottobre, inizio alle 18,50, tra le mura amiche della Forza e Coraggio di via Gallura contro SGB Abbiategrasso.

A pochi giorni dall’esordio abbiamo sentito la colonna storica del nostro team, il capitano Roberto Sartorio, per raccontarci sensazioni e speranze per il nuovo campionato.

Roby raccontaci le tue sensazioni a pochi giorni dall’avvio del campionato?

Le mie sensazioni sono decisamente positive, ho visto una grande volontà di migliorarsi in vista dell’esordio di domenica, le amichevoli finora disputate hanno mostrato le buone potenzialità della squadra, spero che la carica che ho visto in campo e come gruppo si trasformino in un ottimo inizio.

La squadra ha conservato l’ossatura dello scorso campionato di Promozione ma anche con diverse importanti novità, come ti sembra l’amalgama del gruppo dopo queste settimane di preparazione?

In effetti il roster è stato abbastanza modificato rispetto allo scorso anno, hanno lasciato il gruppo giocatori storici Tumminelli, tutti molto importanti, che voglio ringraziare per quello che hanno fatto in tutti questi anni. Per tutti noi resteranno sempre parte della famiglia. Un’assenza pesantissima, novità recente purtroppo, sarà quella di Davide Quarta, un vero pilastro per il nostro gruppo dentro e fuori dal campo. Ci tengo a ringraziarlo in modo speciale proprio per aver incarnato alla perfezione lo spirito Tummy, augurandogli il meglio cestistico e professionale in terra marchigiana.

Per affrontare la serie D sono stati fatti innesti di giocatori con esperienza di categoria superiore. L’amalgama mi sembra a buon punto e devo confessare che in queste prime partite, seppure amichevoli, sono rimasto sorpreso dal feeling sia tecnico che caratteriale che la squadra ha raggiunto. Il lavoro del coach mi è piaciuto in particolare per lo sforzo di cambiare i nostri schemi in attacco e aumentare la fluidità dei giochi offensivi.

Cosa pensi sarà determinante curare di più in questo campionato?

Secondo me l’aspetto su cui dovremo  focalizzarci è la durezza e la concentrazione mentale durante i 40 minuti. Lo scorso anno, magari contando su un roster mediamente di qualità superiore rispetto agli avversari, ci accontentavamo spesso di giocare al massimo solo parte della gara. Quest’anno invece sarà fondamentale vivere ogni partita come se fosse una finale e il livello del campionato richiederà uno sforzo fisico e tecnico che dobbiamo curare con attenzione in allenamento. Non ci saranno partite facili, ci aspettano tante battaglie in tutto il campionato.

Hai dato un occhiata al girone? come ti sembrano le avversarie? temi qualche squadra in particolare?

Il nostro girone E appare sulla carta tra i più difficili e competitivi della serie D. Ci sono squadre importanti, profonde che hanno sempre raggiunto ottimi risultati. Mi sembra inutile fare un ranking delle squadre, dico solo che sono curioso di vedere che risultati raggiungerà Basket Corsico che lo scorso anno è stato lo schiacciasassi del nostro girone del campionato di Promozione e che secondo me è tra le favorite per vincere il girone, pur con tante avversarie di altissimo livello.

Che obiettivo può raggiungere la Tumminelli all’esordio in questa categoria?

L’obiettivo della nostra squadra non può che essere quello della salvezza, lasciando sogni di maggior gloria solo al momento in cui quella meta verrà raggiunta. Sono convinto che nello sport non si debbano porre limitazioni ai propri traguardi, ma come neopromossa in un girone difficile saremmo presuntuosi a puntare in questo momento ad obiettivi più ambiziosi. Magari essere una new entry, senza obbligo di vincere tutte le gare, ci aiuterà a vivere le partite con meno pressione e a toglierci qualche soddisfazione.

Quest’anno hai deciso di dedicarti unicamente al basket come giocatore lasciando il tuo secondo ruolo come coach delle giovanili? Quanto ti mancano i tuoi ragazzi?

Ahimè in questa stagione, tra lavoro e minor tempo a disposizione, sono stato costretto a concentrarmi in palestra sul ruolo come giocatore e sono motivatissimo a fare il massimo ed aiutare i compagni più giovani con la mia esperienza. I ragazzi ovviamente mi mancano tantissimo, con il gruppo 2003 ho vissuto tre anni bellissimi, pieni di emozioni cestistiche ma anche indimenticabili a livello umano, sento la mancanza di ognuno di loro. Fortunatamente due dei miei ragazzi sono stati aggregati alla squadra senior come “under” e questa loro presenza negli allenamenti attutisce la mancanza del loro gruppo e mantiene vivo il contatto con tutti i ragazzi, con le loro ambizioni, i loro sogni ma anche con le loro problematiche.

Chi ti ha colpito di più tra i nuovi arrivati? C’è qualcuno che dobbiamo seguire con più attenzione?

I nuovi arrivi sono tutti tecnicamente molto validi e dotati di grande intelligenza dentro e fuori dal campo, caratteristica fondamentale per la riuscita di un gruppo. Marco Fontana e Dario Puglia aggiungono un tasso di esperienza e qualità che potrà essere determinanti in questo campionato, tra gli under, dopo i miei “piccolini” voglio citare Giò Melley, amico del nostro Pietro Canti. Giò ha sorpreso tutti per le sue doti fisiche e personalità ed è già stato ribattezzato il nostro “Draymond Green”. Voglio ricordare infine un ragazzo che non è una vera e propria novità, ma che lo scorso anno ha saltato per infortunio quasi tutta la stagione, Lorenzo Cocchia, playmaker, secondo me potrà fare benissimo in questo campionato e dimostrare tutto il suo valore.

L’esordio in campionato sarà in Forza e Coraggio domenica 6 ottobre alle 18,50 quasi in coincidenza con una sfida molto attesa a Milano, il big match tra Inter e Juve a San Siro. Che appello vuoi lanciare ai giovani Tummi per convincerli a venire al palazzetto di via Gallura per sostenervi?

Domanda difficile per un supertifoso interista come me, ma l’esordio del Tummi deve andare oltre ogni interesse per queste super squadre, zeppe di stelle, che seppur vicine come passione sono lontane dalla nostra realtà quotidiana. Ogni tesserato, ogni ragazzo Tumminelli si deve invece sentire protagonista in prima persona dello svolgimento, del vivere, del crescere della società di cui fa parte.

Abbiamo assolutamente bisogno del loro sostegno, contro Abbiategrasso, una squadra che lo scorso anno ha raggiunto i primi posti in classifica, sarà una gara durissima. I ragazzi delle giovanili e del minibasket sono i protagonisti dell’oggi e del futuro della Tumminelli e possono avere un’influenza diretta sulle occasioni che gli saranno offerte in futuro, sicuramente maggiore del loro impatto sul risultato del match di S.Siro. Il mio consiglio è di godersi come aperitivo una bella partita di basket, di vivere delle emozioni che potranno magari ritrovare da diretti protagonisti in futuro, e poi finita la partita, e speriamo festeggiata una vittoria, correre a SanSiro o davanti la TV a godersi la seconda parte di Inter-Juve. Go Blue Devils!

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