Lo staff tecnico giovanile Tumminelli per la stagione 2019-20 sarà nel segno della continuità, basato sulla solida presenza di Andrea D’alonzo e Paolo Alberti, insieme a coach esperti come Luca Barbesta, Amedeo Ferrari, Roberto Ciardi, Enrico Tona e Marco Cighetti e al giovane entusiasmo di Andrea Ranieri e Filippo Guzzardella.
Vi saranno però anche alcune stuzzicanti novità che potranno alzare ancora la qualità e il coinvolgimento nei nostri gruppi.
La prima new entry è quella di Francesco Lorusso, che arriva in Tumminelli con un curriculum di ottimo livello.
Francesco, nato a Terlizzi (BA) nel 1993, sarà a Milano da settembre per un Master di specializzazione.
Ha iniziato ad allenare nel 2012 a Bari e per 4 anni ha seguito da capo allenatore e assistente vari gruppi giovanili. Dal 2014 al 2016 ha fatto parte dello staff tecnico di Azzurrina Puglia, partecipando a un Trofeo delle Regioni e due Trofei Fabbri.
Dal 2016 al 2018 é stato in serie B a Bisceglie come assistente di coach Domenico Sorgentone, con due partecipazioni ai playoff ed una partecipazione alla coppa Italia. Nel 2017 ha vinto da capo allenatore la U18 regionale pugliese con i nati 2001.
Lo scorso anno ha allenato a Bitritto, in provincia di Bari, seguendo U16 da capo allenatore ed è stato un punto di riferimento per tutti gli altri gruppi giovanili.
Francesco seguirà con Andrea D’alonzo e Amedeo Ferrari trasversalmente gli U18Blu, U15Blu e U13Blu e si occuperà personalmente del programma di Players Development, destinato ai ragazzi più interessanti dal punto di vista tecnico e fisico del nostro settore giovanile, il lunedì dalle 19:30 alle 21:00 nella nuova palestra di Rogoredo in via Medici del Vascello.
Abbiamo fatto qualche domanda a Francesco per farvelo conoscere meglio in attesa del suo arrivo a Milano.
Francesco cosa ti ha spinto ad iniziare questa esperienza in Tumminelli?
Da settembre sarò a Milano per ragioni di studio, ho avuto l’occasione di conoscere D’alonzo nelle scorse settimane e ho trovato in lui una figura con cui sarà sicuramente stimolante lavorare; il progetto che sta portando avanti è interessante e mi è piaciuta l’idea di poter continuare ad allenare in un contesto di ottimo livello conciliandola con gli impegni del Master
Come coach cosa pensi sia più importante trasferire ai ragazzi che alleni?
Penso che a prescindere dal fatto che diventino o meno giocatori professionisti, i ragazzi devono capire quanto lo sport, e il basket in particolare, li possa aiutare ad avere un’etica del lavoro ed un rispetto per i ruoli e per le persone che saranno fondamentali nella vita e nel loro percorso futuro.
Come nasce la tua passione per il basket?
Ho vissuto per i primi unici anni della mia vita a Ruvo di Puglia, paese natale di Gianluca Basile. Abitavo di fronte al Palazzetto e ho praticamente vissuto in presa diretta l’esplosione della carriera di Basile che lo ha portato a vincere sia con le squadre di club a Bologna e a Barcelona che con nazionale italiana. In particolare con l’argento alle Olimpiadi di Atene la mia passione per la palla a spicchi è letteralmente dilagata. Se mi chiedete cosa mi piace del basket vi rispondo…tutto!
Benvenuto Francesco ti aspettiamo a Milano e forza Tummi!