CIAO GIANDO
“Ciao Capo ci vediamo in partita domenica!”
“Ciao Ale a domenica.”
Questo ci siamo detti prima del ponte del 1° novembre.
Invece hai deciso che adesso me la devo cavare da solo.
Dopo 8 anni di lavoro insieme effettivamente ora qualcosa posso dire di averlo imparato anch’io.
Grazie Giando!
Ho imparato a conoscere una persona di altri tempi. Gentile, disponibile, educata. Una persona per bene!
Da otto anni per me come un secondo padre.
Il mio mi ha lasciato nello stesso modo, all’improvviso due anni fa e per questi due anni essere stato in palestra con te Giando è stato un po’ come parlare ancora con mio papà.
Giando una persona che aiutava sul campo senza mettersi in luce, ma dicendo sempre il consiglio giusto in modo pacato, capace di parlare alle centinaia di ragazzi che abbiamo allenato insieme in questi anni in modo affettuoso e chiaro.
Una persona che lascia il segno nella crescita degli adolescenti.
Tutti gli ex allievi dei cicli precedenti che ci incrociavano ancora in palestra salutavano sempre Giando con affetto e con una luce negli occhi che faceva capire quello che aveva lasciato nel percorso della loro crescita.
Io ho avuto la fortuna di conoscere questo aspetto principale di Giando.
Questa persona per bene che si ha la fortuna di incontrare poche volte in una vita.
Era schivo Giando a parlare della sua vita cestistica da campione dell’Olimpia ai ragazzi.
Mi ricordo il nostro primo incontro 8 anni fa. Ti avevo detto che io ero cresciuto cestisticamente dalle giovanili fino alla serie C in Tumminelli. Poi ti avevo chiesto se anche tu avessi giocato da qualche parte.
La risposta era stata un semplice: ” Si qualcosa ho fatto” che mi aveva lasciato un po’ in sospeso.
Non sono più tornato sull’argomento per un anno, ma ci siamo limitati a gestire il presente in palestra.
Dopo un anno ho cercato per curiosità in internet Giandomenico Ongaro…che figuraccia!
Da allora ero io a presentare Giando ogni inizio anno al gruppo dei nuovi ragazzi che iniziavamo ad allenare.
Chi può dire di avere avuto un istruttore che ha vinto 8 campionati italiani e una coppa dei campioni?
Lui mi diceva sempre che ero troppo gentile e che non dovevo.
Era quasi in soggezione.
Negli ultimi 4 anni poi abbiamo organizzato con Art Kenney, altro campione compagno di squadra di Giando in Olimpia, un incontro annuale in palestra con i ragazzi.
Ogni incontro finiva sempre con la raccomandazione di studiare per prepararsi alla vita, di ascoltare e rispettare i propri genitori e di ascoltare i propri allenatori, per riportare poi nella vita fuori dalla palestra quello che si apprendeva durante gli allenamenti: rispetto delle regole, ascolto del prossimo, educazione e disciplina.
In tutti questi anni ho lasciato sempre a Giando la gestione dell’inizio dei discorsi prepartita e la scelta di ogni quintetto in tutti i campionati svolti insieme.
E lui ogni volta: “ Ale sei sicuro? Non vuoi fare tu?”
E io: “ Vai tranquillo Grande Capo!”
Caro amico mio queste ultime due settimane passate mi sembra di essere in sospeso.
L’altra sera eravamo in palestra io e Riccardo (Papà storico della Tumminelli, anche lui con me da 8 anni, con entrambi i suoi figli cresciuti cestisticamente con noi) e ci siamo guardati spaesati e tristi.
C’è una cosa però che in questi giorni mi ha rasserenato, il fatto di averti convinto ogni anno e anche questo a continuare ad allenare insieme.
“Ale ma sei sicuro di volere che venga ancora in palestra con te? Non preferisci un vice più giovane? Mi sembra di non essere utile”
Ed ogni volta gli dicevo che ci mancavano due anni per le nostre “nozze di alluminio! Quelle dei 10 anni”.
Fino in fondo sei stato fondamentale per tutti Giando e hai fatto quello che amavi e che ti piaceva. Testimonianza di questo fatto sono tutti i messaggi di stima ricevuti da tutti i genitori dei ragazzi che allenavi quest’anno e che hai allenato gli scorsi anni che sottolineano proprio questo aspetto educativo e il rispetto per la tua personalità di uomo di altri tempi.
Averti conosciuto come persona e come istruttore è stata una fortuna rara capitata a tutti i loro figli!
Mi mancherai molto caro amico mio.
Ti voglio bene.
IN RICORDO DI GIANDOMENICO
Giandomenico Ongaro, per tutti Giando, oltre che allenare in Tumminelli , collaborava con il centro per l’autismo tramite il progetto un canestro per tutti.
Da oltre 15 anni, il progetto un canestro per tutti , si rivolge a ragazzi diversamente abili con un appuntamento settimanale di tre ore presso il centro sportivo Crespi Village , dove uno staff di allenatori ed educatori segue un gruppo di 12 persone.
Lo scopo del progetto è dare a questi ragazzi momenti di serenità, di sport e di divertimento , pur con le difficoltà dei singoli casi.
Da oltre cinque anni Giando era uno dei pilastri di questo progetto, sempre pronto e carico di entusiasmo nel trasmettere i suoi insegnamenti.
Ho immaginato una lettera di ringraziamento da parte dei suoi allievi dedicata a Giando, cercando di dare voce a chi non poteva essere presente alla sua commemorazione.
Caro Giando
Vogliamo ringraziarti per tutti i momenti felici che ci hai regalato con la tua presenza, con i tuoi preziosi insegnamenti, l’infinita pazienza nei nostri confronti, la carica di umanità e semplicità presente in ogni tuo gesto.
Tutto questo ci mancherà.
Ci mancherà il tuo sorriso, la tua esperienza, la tua sensibilità, la tua signorilità, il tuo amore per la pallacanestro e ci mancheranno tanto anche i cioccolatini che ci regalavi a Natale.
Giovedì prossimo, quando rientreremo in palestra, il vuoto da te lasciato sarà incolmabile, ma siamo sicuri che da lassù tu continuerai a seguirci per sempre.
Con affetto i tuoi allievi
Paolo, Alessandro, Rosella ,Davide, Daniel, Laura, Gianluca, Gianpaolo, Gabriele, Bita, Daniel , Daniele