Chi diceva che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere forse qualche torto lo aveva pure. Attendevamo tutti quell’esordio dopo anni. Quell’esordio che voleva dire ufficialmente ritorno in serie D. E diciamolo pure, il “mentre” è stato più piacevole del “prima”.
Articolo di A. Ranieri
Ci siamo. Il ritorno in serie D avviene nella storica casa del Forza e Coraggio, opponenti i giovani ospiti provenienti da Abbiategrasso. L’inizio di entrambe le formazioni è un po’ contratto, ma comunque sul filo dell’equilibrio. Dopo alcuni attacchi non molto fluidi Puglia e Fontana provano a indicare la strada per un primo piccolo strappo, mentre la nostra difesa inizia a captare i punti deboli degli avversari. Al primo riposo il tabellone luminoso dice 20-15.
La difesa continua a lavorare con efficacia nel secondo quarto, concedendo solamente 12 punti ad Abbiategrasso, che fatica ad aprire un’area ben serrata con il tiro da fuori. In attacco ancora non si vede il famoso basket-champagne, ma gli interpreti più esperti sono bravi a procurare tanti falli e conseguenti viaggi in lunetta, convertiti con precisione. 36-27 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto è quello che dà le indicazioni migliori anche a livello offensivo, dando idea di cosa potrà fare questo gruppo una volta oliati per bene i meccanismi. La continuità data a una efficiente fase difensiva permette l’allungo che si rivela poi decisivo, nonostante il tap-in avversario a fil di sirena. il 54-39 a tabellone è confortante.
Un ultimo periodo di ordinaria amministrazione vede calare decisamente le energie fisiche, ma Abbiategrasso fatica ancora a trovare il fondo della retina e non crea mai i presupposti per una vera rimonta. Via Gallura può esultare: l’avventura comincia come meglio non poteva. Finisce 63-52 per i nostri colori.
Il commento post-partita di D’Alonzo:
“Nel complesso è stata un partita ben giocata dai nostri ragazzi, siamo riusciti infatti ad eseguire il piano partita controllando bene i ritmi di gioco e non subendo troppo la vivacità degli ospiti. Nel primo quarto, quando abbiamo espresso una pallacanestro offensiva di buon livello, potevamo capitalizzare di più ma ci siamo sciolti solo nel secondo parziale, quando abbiamo preso un discreto margine. L’inizio del terzo quarto credo sia stato il nostro momento migliore con un buon spettacolo offerto al pubblico che ci ha sostenuto oggi. Dopo abbiamo forse finito la benzina e merito anche dei giovanissimi avversari il gap si è ristretto, anche se forse non abbiamo mai rischiato veramente di compromettere la gara. Certo il calo fisico e un po’ di difficoltà nel gioco corale nelle fase finale ci deve far riflettere e stimolare per aggiungere un nuovo step al nostro lavoro. Sono felice per i nuovi arrivati che hanno tutti dimostrato le loro qualità”
I tabellini:
Sartorio 3; Canti (1999) 2; Cocchia (1998) 4; Fontana 15+7 rimbalzi; Palmerini 7; Carone; Danese 6; Puglia 14; Melley (1998) 12;+10 rimbalzi; Vurchio (2000); Guzzardella (1999); Amoruso (2003)