Rho, 2 giugno 2017

Ultima partita della stagione 2016/17, in cui ne succedono di tutti i colori.

Innanzi tutto la fila interminabile di assenze. Chi per motivi di famiglia e per il ponte, chi di studio e per defezioni dell’ultimo minuto ci ritroviamo ad essere in otto.

“Vabbè, i ragazzi giocheranno di più”, mi dico.

 

Articolo di Carlo Bottelli

Solo che Delfa si perde cercando di venire con i mezzi per mancanza di auto, Chiesa non arriva, Teo buca la ruota della moto e deve farsi recuperare, l’auto della mamma di Nanni si rompe e Federico Bonarini – autore delle bellissime foto – il papà dell’Ammiraglio, deve venire a raccoglierci. La partita comincia con mezz’ora di ritardo e noi siamo in cinque.

In un bel campo all’aperto, sotto un caldo torrido ed un sole a picco i miei ragazzi partono benissimo. 6-14 per noi nel primo quarto con tutti e cinque che vanno a referto.

Vinciamo anche la seconda frazione e all’intervallo lungo siamo sopra di nove.

Ora però l’affaticamento si fa sentire.

I miei giocatori provano a contrastare gli avversari che corrono ma senza mai cambi con quel caldo e il sole che brucia non è davvero possibile.

Io sono costretto a chiedere minuto quando me lo chiedono i ragazzi per farli rifiatare un po’.

Ciononostante siamo solo sotto di uno all’inizio del terzo quarto, che è punto a punto.

Loro ci pressano e Tudor è grandissimo a non perdere nemmeno un pallone ma la stanchezza ci fa commettere troppi errori in attacco.

Ad un minuto e mezzo siamo sotto di quattro con due tiri liberi a nostra disposizione. Li sbagliamo, perdendo poi banalmente gli ultimi quattro palloni e la partita si chiude così.

La prima cosa che notiamo è lo scroscio di sinceri e ammirati applausi da parte del pubblico, che si complimenta con i miei ragazzi, così come fanno coach e giocatori avversari.

Note estremamente positive da parte di tutti. Don Alejandro ha segnato tre canestri e ha lottato come un leone a rimbalzo, prendendone una caterva, così come tutti i suoi compagni.

Vale, da poco con noi, sembrava fosse in squadra da sempre, andando anche in doppia cifra a referto.

Dragan è stato ammirevole per impegno e fantastico quando, sul loro pressing, con tre uomini addosso, ne usciva con irrisoria facilità.

Il Bona, oggi Capitano, ha lottato come sempre come un leone, distribuendo una mezza dozzina di stoppate – suo marchio di fabbrica – dando l’esempio per Anas, ormai nostra portaerei insostituibile nel pitturato, e lo stesso Tudor. Alla fine i blocked shoots di squadra sono stati una dozzina.

Si chiude così la nostra stagione.

Cominciata tra mille difficoltà e chiusa in questa gara allo stesso modo, ci ha visto lottare sempre come leoni. Dapprima per sopravvivere, poi per imparare a giocare a basket, quindi per migliorare sempre più.

Tutti già pensiamo al prossimo anno ma di questo, appena concluso, siamo soddisfattissimi.

Io voglio ringraziare la Società, che nonostante non allenassi da 27 anni mi ha affidato questa squadra, i genitori per il sostegno che ci hanno dato e soprattutto i miei straordinari giocatori. Perché abbiamo lavorato duramente, ci siamo impegnati sempre al massimo e, soprattutto, ci siamo divertiti.

Questo è molto importante, così come, quando tra molti anni i ragazzi saranno a loro volta genitori e coach, si ricorderanno per sempre di questo bellissimo anno vissuto insieme. Grazie a tutti.

Parziali: 6-14; 9-10; 18-8; 14-11

Tabellini: Dragan 12, Bonarini 4, Maydarak 11, Nanni 6, Ivanov 10