Bravi ragazzi.
I miei giocatori vincono un match difficile.
I nostri avversari, galvanizzati dalla loro recente prima vittoria, cominciano la gara a viso aperto, mentre noi abbiamo difficoltà ad entrare in partita. Perdiamo banalmente alcuni palloni e in attacco facciamo fatica.
Articolo di Carlo Bottelli
Chiudiamo il primo periodo sotto di quattro e nel secondo le cose non vanno molto meglio. Un Kim sempre straordinario per energia segna punti importanti ma non siamo ancora noi e perdiamo anche il secondo parziale.
“Giochiamo il nostro basket”, dico ai ragazzi in spogliatoio.
Loro entrano in campo tranquilli, in difesa il nostro totem, il Professor Del Favero, si erge a baluardo, come sempre coadiuvato nel suo lavoro da Zar e Kim, eccezionali per grinta e temperamento. Il risultato è che gli avversari segnano solo tre punti mentre da noi Matteo Killer Chiesa impazza segnando 12 punti – con due triple – in pochi minuti. Questo ci consente di cominciare l’ultima frazione sopra di uno.
Nel periodo decisivo la differenza la fa la voglia di vincere e in quella non ci batte nessuno. I ragazzi sono straordinari per intensità e scelte. Lottiamo su tutti i palloni e segniamo i punti decisivi. Alla fine ci abbracciamo a metà campo, abbiamo ottenuto la quarta vittoria.
Rivedendo la partita ne sono soddisfattissimo. Siamo andati sotto anche di dieci punti, non ci siamo scomposti e abbiamo giocato il nostro basket. Tanti tiri non sono entrati – a parte quelli di Killer Church, davvero straordinario – ma sulla grinta e la volontà di vittoria davvero siamo imbattibili. Delfa è ormai fuori categoria e lo stesso si può dire di Zar e Kim, da sempre mio idolo come dei compagni. Questa squadra è forgiata nel diamante, è inscalfibile ad ogni avversità, niente può abbatterla.
Io sono immensamente felice. Voglio bene ai miei ragazzi, che dal 15 settembre mi seguono, si fidano e fanno – quasi – tutto ciò che chiedo loro. A volte si inventano schemi senza neanche dirmelo, quando domando loro cosa siano certi movimenti Delfa – l’ideatore di tali schemi – mi risponde “Funzionano, fidati” e alla fine va bene così. Oggi mi ha detto, dopo che aveva appena preso una legnata al ginocchio: “Mettimi dentro, sento che cambio la partita”. L’ho ascoltato e ha fatto tre punti e preso due rimbalzi in pochi secondi, nei minuti finali. Ha avuto ragione lui.
Siamo una squadra un po’ hippy, a volte anarchica, che fa cose pazze ma sempre con il cuore e nell’interesse supremo del gruppo.
I miei ragazzi sono eccezionali ed io sono molto fortunato ad essere il loro coach.
Parziali: 6-10; 15-17; 10-3; 13-11
Tabellini: D’Atti 5, Del Favero 3, Chiesa 14, Sandi, Cianchi 4, Farinola, Dragan 5, Bianchi, Bonarini, Maglinao 9, Mannucci 2