Canottieri Milano – Tumminelli 42 – 57 (10 – 19 / 22 – 32 / 30 – 41)
MORE THAN ATHLETES
Seconda gara esterna per l’U13 Tumminelli di Lambrate, contrapposta alla nobile franchigia dei Canottieri Milano. Coach “Z” e Mr. Ongaro convocano in “orario brunch”: Ducoli, Humilde, Salciarini, Aglialoro, Larcher, Manalo, Binetti, Gaggini, Motter, Reale, D’Aniello e Arcidiacono.
Primo quarto. In campo Gaggini, Binetti, Humilde, Larcher e Salciarini. Complice la temperatura frizzante scendiamo in campo reattivi ed eseguiamo da subito senza sbagliare, ma la pressione sul nostro portatore di palla ci obbliga a spendere tempo per passare la metà campo e ad averne quindi poco per organizzare l’attacco.
Secondo quarto. Dentro Aglialoro, Ducoli, Manalo, Reale e D’Aniello. I nostri ragazzi restano concentrati e riescono a mantenere il vantaggio fino alla fine della frazione. Buone spaziature, i giocatori in campo si cercano e si trovano. Gestione corale delle problematiche in difesa che generano buon contropiede, non sempre chiuso incassando punti.
Terzo quarto: Coach “Z” punta ad alzare il ritmo con Motter e Arcidiacono, ma il tasso tecnico Tumminelli si scontra contro la difesa a doppia mandata della Canottieri, intensa e fisica. Si raggiunge immediatamente il bonus, con luci e ombre dei nostri dalla linea della carità. Sale il livello fisico e i ragazzi fanno quadrato.
Quarto quarto: Per spiegare l’ultima frazione non serve un indagine della redazione di ”Report”: Canottieri mostra i muscoli, Tumminelli spiega come si gioca tutti insieme senza farsi intimidire e senza perdere la calma. I ragazzi non cedono ne fisicamente ne mentalmente e vincono con eleganza una gara di lotta. Mai come oggi non il singolo, ma il gruppo, compatto, riesce ad essere piu della somma delle singole parti.
Dei nostri atleti: Motter, entra e risponde presente alla chiamata, si merita l’ambrogino d’oro; Reale, corre, salta, difende, ma soprattutto contribuisce con giocate “intangibles” che non vanno a referto, ma ti fanno vincere le partite; D’Aniello, eccezionale normalità, concentrato e maturo; Arcidiacono, socratico / maieutico, ricerca la verità del basket e ce la spiega; Ducoli, iconoclasta, nonostante i falli terminali subiti, spacca la gara imponendole forza; Humilde, viene aiutato dai compagni e li ricambia facendo felici tutti con assist meravigliosi; Salciarini, “fattura” anche oggi e ci regala un pomeriggio di sole; Larcher, fondamentale e imprescindibile, orchestra la difesa; Gaggini, tellurico, lui tira e i cuori del palazzo vibrano; Manalo, lascia per strada qualche canestro, ma anche oggi e nonostante il doppio impegno, impone a tutti la sua “statura”; Binetti, il vero segreto della squadra, senza non ci sarebbe chimica e oggi, semplicemente, avremmo perso; Aglialoro, (MVP), attacco e difesa, gara in cui dipinge la sua cappella Sistina, possiamo solo chiedergli di ammirarla.
Epilogo: “Guardare la vita da una prospettiva differente ti fa realizzare che non e’ il cervo ad attraversare la strada, ma piuttosto la strada ad attraversare la foresta.” Muhammad Ali.
BDL