Social OSA – Tumminelli U13 Lambrate: 39 – 60 (5 – 13 / 17 -36 / 31- 47)
PICCOLI BUDDHA
Ultimo appuntamento di regular season per l’U13 Tumminelli di Lambrate, gara attesa per decidere la classifica finale e la griglia per la seconda fase. Coach “Z” e Mr. Ongaroconvocano nella coloratissima palestra di Via Murat per la trasferta mattutina: Paterno’, Ducoli, Humilde, Salciarini, Reale, Larcher, Aglialoro, Arcidiacono, D’Aniello, Gaggini e Binetti.
di U. Ducoli
Primo quarto. In campo Aglialoro, Humilde, D’Aniello, Larcher e Ducoli. L’orario non aiuta ed eseguire è una fatica nonostante l’ottima spaziatura. Ci manca sempre l’ultimo metro.D’Aniello parte bene, con voglia, è su tutti i palloni e i compagni lo seguono. Poi si infortuna ed esce sostituito da Arcidiacono che entra e si guadagna subito 2 preziosi tiri liberi. Siamo davanti ma senza convincere.
Secondo quarto. Dentro Gaggini, Salciarini, Reale, Aglialoro e Paternò. Social Osa attacca bene e sembra abbia più energia, Tumminelli più strutturata e bene dalla linea della carità. Costruiamo un discreto vantaggio con Gaggini e Salciarini che penetrano supportati dalla difesa competente di Aglialoro e Reale. Paternò in versione all arounder.
Terzo quarto: Coach “Z” scomoda Sun Tzu e l’arte della guerra posizionando strategicamente in campo Arcidiacono. Partenza ingessata del gruppo, si segna solo dopo 3 minuti, poi Tumminelli dilaga, comanda i rimbalzi e subisce falli di gioco che capitalizza.Superate le problematiche di deflection, la gara è indirizzata.
Quarto quarto: Tummy in versione Sisifo in lotta contro il famoso masso che puntualmente rotola giù dalla collina: nonostante la stanchezza generale (molti atleti sono scesi in campo afflitti da acciacchi e indisposizione) si cerca di segnare per strappare il biglietto verso la zona silver della classifica. Nessuno si risparmia e alla fine vinciamo la frazione.
Analisi: la settima ed ultima giornata di gare decreta il quarto posto formale, ma terzo sostanziale, della Tumminelli U13 Lambrate. La squadra con tutti i suoi limiti, riconoscibili e riconosciuti, ha fatto bene. Impegno e coraggio non sono mancati. Certamente i ragazzi appaiono più squadra oggi, cresciuti fuori ma ben più dentro. Attendiamo il rientro in campo di Manalo, ieri spettatore d’eccezione a cui mandiamo un grande in bocca al lupo.
Squadra: Salciarini, bagaglio tecnico imbarazzante, ti porta nella sua camera delle torture e piangi; D’Aniello, Irvingheggia, quasi fosse il nipotino di uncle drew, esce, ma poi per fortuna rientra; Humilde, Netflix, quando accende ti fa vedere tutto, top scorer del girone, leader, guida; Arcidiacono, (MVP) conquistatore, entra in campo coraggioso e capisce sempre il momento; Larcher, gara solida, poche sbavature, porta sempre il suo mattone; Gaggini, the big Aristotele, coi mezzi atletici che ha a disposizione sposta gli equilibri; Reale, completo, non alza mai la voce, ma si capisce che non ci puoi scherzare; Paternò parte da sesto uomo, ma è indispensabile e ha un cuore che fa provincia; Aglialoro,totem, è sempre nel posto giusto e mai impreparato; Binetti, rinfrescante, idee e convinzione; Ducoli, forme uniche della continuità nello spazio, espone nonostante giochimalandato.
Epilogo: “Vi diranno che non siete abbastanza. Non fatevi ingannare, siete molto meglio di quello che vi vogliono far credere.” Karol Wojtyla, già Papa Giovanni Paolo II. |