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Valtellina Tummy Camp News – 5° e ultima puntata

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Sabato 25 giugno

Appuntamento per tutti al Palascieghi.

Si inizia con una serie di gare (percorso con la palla, tiri da 3, etc.), con i giocatori divisi in due squadre che mettono in evidenza i progressi acquisiti durante il camp, sotto gli occhi dei genitori che pian piano raggiungono i loro pargoli da Milano. Agonismo a mille, vittoria sul filo di rasoio. Vengono premiati per meriti sportivi Leonardo e Mattia ai quali vengono regalate due magliette da gioco della storica Tummy di C2, di dimensioni tali da poter eventualmente essere utilizzate anche come coperta (a meno di non decidersi di crescere un po’….Ma cosa mangiano ‘sti bimbi: carote, riso scondito e pesce bollito?)

Articolo di Walter Marcolin

E poi il clou della settimana, il motivo per cui tanti padri hanno iscritto il proprio figlio: la partita genitori+coach vs/ giocatori. Con questi ultimi rilassati e sereni, mentre i primi hanno lo sguardo di Massimo Decimo Meridio de “Il Gladiatore” nello scontro finale.

La partita non può avere storia, con i nostri pesi-mosca (nessun riferimento) che affrontano una squadra dal peso medio di Kg. 100 e altezza media 1,92, la quale si passa la palla sopra la testa mentre i nostri guardano invano il Peter Pan di Robin Williams per imparare a volare a quelle altezze.

E vogliamo parlare della regola – fissata prima della palla a due – di non poter stoppare i giovani in entrata? Elusa, aggirata, bypassata dai prodi genitori – manco fossero tutti politici di mestiere – che si sono limitati (!) a restare in 5 sotto il proprio canestro, mani alzate che arrivavano all’altezza del cerchio.

Anzi, in 4, perché Emanuele è rimasto per tutta la partita sotto il cerchio avversario, tirando sino a 12 volte consecutive prima di fare canestro, circondato da tanti pargoli tenuti a distanza dalla propria fisicità (!) che saltavano come gattini che vogliono raggiungere il passero appostato là in alto, sui fili del telefono.

E il genitore di Tommaso a fare coast to coast, a sfoderare tutto il proprio talento – ma lavora o si allena tutto il giorno? – infliggendo una severa lezione al figlio minore dopo aver lasciato a casa quello maggiore , col quale ormai non può più esserci lotta.

Scena finale: l’allenatore ad interim dei giovani che sguinzaglia in campo tutti e 32 gli atleti alla vana caccia della sfera che “mago” Wonder riesce a nascondere per 60 e più secondi ballando e zigzagando tra l’orda famelica.

Alla fine tanta fatica ha trovato la meritata ricompensa nel pranzo, un’occasione conviviale per salutarci e dirci arrivederci a settembre.

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E per il sottoscritto per battere tre a zero (leggasi numero 3 piatti di pizzoccheri e riso sbafati in pochi minuti ) il colesterolo.

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Un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito alla perfetta riuscita del camp.

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E ancora un abbraccio forte a Francesco.

IMG_5358 Ti aspettiamo tutti !

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